Cosa permette che un progetto sociale vada oltre i suoi confini tecnici e risponda ai bisogni emersi, attivando cambiamenti continuativi, condivisi e partecipati che garantiscano la tenuta della risposta oltre la chiusura del progetto stesso? Come riconoscere e gestire l'intangibile di una progettazione? Queste le domande al centro di un seminario promosso dal Centro Servizi per il Volontariato di Bologna - Volabo nell'ambito dell'Università per il volontariato.
L'appuntamento è per giovedì 6 aprile dalle 18 alle 21 a Volabo, in via Scipione dal Ferro, 4 a Bologna.
L'introduzione sarà a cura di Paola Atzei (VolaBO) che presenterà un numero della rivista VDossier dedicato al tema "Le sette virtù della coprogettazione. Partnership pubblico e terzo settore per costruire un welfare differente". Seguirà l'intervento di Jamil Amirian, consulente e formatore esperto di progettazione sociale e co-fondatore di APIS, sul tema "Sostenibilità e generatività nella progettazione sociale e sarà a cura" e quello di Cinzia Albanesi, docente di Teoria e Metodi di Psicologia di Comunità dell'Università di Bologna, che parlerà di Relazioni, fiducia, collaborazione nella progettazione. Il terzo intervento sarà a cura di Dino Cocchianella, direttore dell'Istituzione per l'Inclusione Sociale e Comunitaria "Don Paolo Serra Zanetti" del Comune di Bologna, che affronterà un argomento cruciale per la progettazione sociale: il ruolo dell'ente pubblico come facilitatore, attivatore, catalizzatore di partecipazione. Moderano l'incontro Cinzia Migani e Laura Pacetti (Volabo).