In Emilia-Romagna il numero di nuovi casi di HIV continua a diminuire: nel 2022 ne sono stati registrati 162, circa la metà rispetto a dieci anni fa. Un dato incoraggiante, ma che non deve indurre a sottovalutare l’importanza di prevenzione e diagnosi precoce, strumenti fondamentali per evitare che il virus evolva in AIDS, una sindrome che compromette gravemente il sistema immunitario.
L’HIV attacca i linfociti CD4, indebolendo la capacità del corpo di combattere infezioni. Se non trattata in tempo, l’infezione può evolvere in AIDS, rendendo il paziente vulnerabile a malattie gravi. L’uso del profilattico resta il metodo più efficace per prevenire il contagio, ma è altrettanto essenziale sottoporsi a test regolari per una diagnosi tempestiva.
Secondo i dati della Regione, nel 2022 il 56% delle persone sieropositive ha scoperto l’infezione in fase avanzata, un dato in crescita rispetto al periodo 2006-2022, in cui il tasso era del 52%. Sensibilizzare sulla prevenzione e promuovere test periodici sono azioni necessarie per continuare a ridurre i contagi e garantire terapie efficaci in tempi utili.