E' partita la campagna nazionale promossa dalla Uisp #CorroPer un'altra idea di sport.
I punti cardine di questa iniziativa sono:
1) Più salute per i cittadini, meno burocrazia per fare sport: il decreto Balduzzi va rivisto
La recente normativa nazionale sulla tutela sanitaria ha creato disparità e appesantimenti economici e burocratici, penalizzando i cittadini e l'associazionismo sportivo di base. L'Uisp è per la tutela della salute di tutti i cittadini, ma le novità introdotte a partire dal decreto Balduzzi non sono lo strumento più efficace: l'attività sportiva intensa e di alto livello non riguarda la totalità dei praticanti e non può essere paragonata all'attività ludico-motoria. Allo stato attuale lo svolgimento di attività sportive organizzate dai soggetti riconosciuti dal CONI è subordinato all'acquisizione di un certificato medico, anche per le attività a basso impatto cardiovascolare. Il diritto alla salute passa attraverso la valutazione medica generale, non attraverso la certificazione medica obbligatoria, che non farebbe altro che aumentare le diseguaglianze in salute e diventare un'altra tassa sulla salute.
2) Più valore sociale allo sport
Le associazioni e le società sportive del territorio sono un patrimonio del paese. L'attività motoria e sportiva è entrata nella vita delle persone ed occorre che diventi stile di vita quotidiano. Lo sport di cittadinanza è importante nelle politiche sociali ed educative, in quelle per la salute, per l'integrazione e per l'ambiente. La legislazione sportiva è rimasta sostanzialmente ferma al 1942, con la legge istitutiva del CONI. Pertanto è necessario che il Governo ed il Parlamento approvino velocemente la legge a sostegno delle società sportive del territorio e alle Regioni di riformare le normative sullo sport, riconoscere il volontariato sportivo e promuovere la semplificazione burocratica.
3) Più trasparenza e più etica nello sport e nell'impiego delle risorse pubbliche
C'è bisogno di uno sport pulito, libero dagli affaristi e dal doping, libero dalle zone opache e dagli sprechi. L'Uisp chiede aria nuova nell'impiego delle risorse finanziarie che girano nello sport. La ricerca sfrenata del profitto nello sport professionistico, cancella i valori e genera illegalità. Nell'impiego di risorse pubbliche per lo sport, l'Uisp chiede trasparenza, rendicontabilità, tracciabilità.
Alla campagna è possibile aderire fino a giugno, indossando il pettorale, scaricabile da questo link, unendosi a più di un milione di cittadini che fanno già sport con l'Uisp e postando un video messaggio o un selfie con l'hastag #CorroPer.
A questa iniziativa hanno già aderito Don Luigi Ciotti, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Enrico Rossi, presidente Regione Toscana, e Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp.
Per maggiori informazioni: www.uispbologna.it