Costruire insieme un piano industriale del Welfare. E' questo l'obiettivo della seconda edizione di "Il futuro è sociale", il convegno promosso lo scorso 26 ottobre a Roma dal Forum Nazionale permettere al centro del dibattito le politiche di welfare sociale anche alla luce della prossima Legge di Bilancio.
Nell'occasione il Forum ha lanciato il suo Appello per intervenire proprio sul tema della lotta alle disuguaglianze e chiedere un piano industriale e stabile di welfare nazionale.
"Se da un lato è circa un decennio che assistiamo ad un arretramento e ad una frammentazione del welfare, letto non in una logica promozionale ma riparativa, dall'altro oggi ci troviamo davanti ad una nuova fase: dal 2016 il 'cantiere sociale' ha cominciato a procedere, vedendo crescere l'attenzione sia da parte del Governo che del Parlamento. - sottolinea il Forum Nazionale in un comunicato - Ne sono un esempio la Legge di Riforma del terzo settore, legge sul Dopo di noi, il Piano nazionale Infanzia, il riparto del Fondo nonautosufficienza, il Fondo per la povertà educativa, il programma biennale sulla disabilità, l'avvio del Sia contro la povertà, e non da ultimo il maturare del dibattito anche a livello europeo".
"Tuttavia - prosegue - i tempi sono ancora molto rallentati con il rischio di non vedere messo in atto, concretamente, il tema della costruzione di un sistema di welfare, e al contrario crescere sempre più le disuguaglianze che ormai riguardano il contesto globale mondiale, non più solo quello europeo. La richiesta di un piano di welfare industriale vuol dire per il Forum programmazione, strutturazione, e un governo che mette insieme i pezzi con una strategia. Vuol dire soprattutto uscire dalla frammentazione e ragionare su una progettazione, anche di spesa, fissando obiettivi e risultati".
Richiesta che è stata condivisa dalle istituzioni e dai sindacati presenti in sala. A partire dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Giuliano Poletti che ha ribadito l'esigenza di uno "sforzo di sintesi per costruire una strumentazione condivisa, istituzioni e terzo settore, e riuscire ad immaginare una modalità di governance che ci permetta questo passaggio, cominciando con il fissare obiettivi raggiungibili per dare collettivamente risposte efficaci."
Tutto questo, ha ribadito in conclusione il Portavoce del Forum Pietro Barbieri deve avvenire "tutti insieme, terzo settore, Sindacati, Parlamento, Governo. Lo spazio del confronto va costruito e innaffiato e deve andare avanti trovando il suo riconoscimento. Oggi questa è la nostra sfida e una scommessa che ci giochiamo tutti insieme."