"Misure positive che finalmente incrementano l'investimento sul welfare in maniera significativa, ma non ancora sufficienti per ridurre lo spread con la media dell'Unione Europea". Questo il commento del Portavoce del Forum Nazionale Pietro Barbieri alla Legge di Stabilità approdata nei giorni scorsi in Senato.
Come noto, sul piano delle politiche sociali una delle novità più rilevanti riguarda l'avvio di un Piano nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale con una dotazione di 600 milioni per il 2016 e poi 1 miliardo a decorrere dal 2017. " Il lavoro dell'Alleanza contro la povertà in Italia, che abbiamo portato avanti in questi anni, ha certamente sortito i suoi effetti ed il tema entra finalmente nell'agenda politica. - sottolinea Barbieri - Aver costituito una misura strutturale è un primo risultato e l'inizio di un percorso che, ad ogni modo, necessita di essere implementato nelle risorse a partire dal 2016, portando il fondo almeno ad 800 milioni, per essere poi reso gradualmente universale".
Bene anche l'istituzione di un Fondo per finanziare la legge sul Dopo di noi, "importante segnale di attenzione alle persone con disabilità e ai loro familiari, anche se il provvedimento deve cogliere con chiarezza l'interruzione di ogni forma di segregazione", e l'istituzione di un Fondo dedicato alle adozioni internazionali, con una dotazione di 15 milioni annui a decorrere dal 2016. "Risorse che, tuttavia, - ricorda Barbieri - saranno detratte dal Fondo Famiglia, già ridotto ai minimi termini".
Cresce finalmente anche il Fondo per la cooperazione internazionale con un incremento di 120 milioni per il 2016, che diventano 360 per il 2018, e vengono stanziati 50 milioni per il Fondo per le ludopatie.
Nel contempo però ci si trova anche di fronte a tagli che preoccupano fortemente, "come quello al Fondo Infanzia ed adolescenza che, paragonato agli scorsi anni, è praticamente inesistente. I forti tagli ai CAF e ai Patronati o le promesse sul servizio civile, al momento disattese con 115 milioni per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 che sono insufficienti a far partire quei 100 mila giovani auspicati dallo stesso Premier, e che rappresentano una speranza per il nostro futuro".
"Confidiamo - conclude Barbieri - che nella discussione parlamentare vengano migliorati alcuni passaggi che rischiano di colpire, o perlomeno non favorire, i cittadini più a rischio di marginalizzazione, accrescendo il senso di disgregazione sociale che ha invece bisogno di essere rafforzato".