"Il cammino della riforma del Terzo Settore riprenderà e riprenderà spedito non appena sarà finita la fase complicata della riforma costituzionale, il 13 ottobre". E' quanto dichiarato dal Sottosegretario al ministero delle politiche sociali Luigi Bobba a margine dell'importante convegno sulla Riforma promosso a Firenze dal CesVot lo scorso 2 ottobre. In merito ai vari (e indubbiamente numerosi) emendamenti presentati Bobba ha ribadito l'impegno del Governo a lavorare "con i relatori di Camera e Senato per trovare opportuni accorgimenti per cambiare ciò che va cambiato senza sconvolgere il testo ma introducendo elementi di novità importanti sollecitati dal mondo del volontariato".
Un cammino che però non pare certo semplice e privo di contraddizioni anche all'interno dello stesso Pd. Basti pensare che proprio nel corso dello stesso convegno Federico Gelli, deputato Pd e presidente del Cesvot, ha rimarcato la forte preoccupazione da parte dei Csv e di molte associazioni di volontariato rispetto agli emendamenti di Lepri in questo ambito.
"L'emendamento del senatore Lepri va a snaturare la riforma del Terzo Settore, e va a snaturare il ruolo, la forma e il Dna dei Centri servizi per il volontariato così come sono stati costituiti in questi anni. L'elemento di preoccupazione - ha detto Gelli - è da una parte la riduzione drammatica dei fondi da parte delle fondazioni bancarie, e dall'altro il fatto che rischia di saltare quella visione della riforma intesa come nuova opportunità in termini di sviluppo e incremento delle attività del volontariato". "Con l'emendamento del senatore Lepri - ha aggiunto - i centri servizi potrebbero venir messi in competizione l'uno con l'altro, proprio come se si fosse nel libero mercato, come sei centri servizio fossero studi notarili o di commercialisti, tutto questo mi sembra assurdo".