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Riforma del terzo settore: il commento di CSVnet

Il Coordinamento sottolinea la scarsa attenzione nei confronti del mondo del volontariato, ma auspica che il Disegno di legge venga modificato in Senato
Data: 17 Aprile 2015 Territorio Nazionale
  • Data: 17 Aprile 2015
  • Territorio Nazionale

"La Riforma del terzo settore approvata alla Camera apre a soluzioni potenzialmente incongruenti con il naturale sviluppo del sistema in essere e, soprattutto, con gli interessi del Volontariato.Ci pare che, nel complesso, sia proprio il Volontariato italiano a rischiare di vedere ridimensionate quelle attenzioni che gli dovrebbero essere riconosciute a ragione delle decine di migliaia di organizzazioni e dei milioni di volontari che ogni giorno fanno sentire la loro presenza radicata in tutto il Paese". E' duro il commento di CSVnet in merito al testo del Disegno di Legge Delega sul terzo settore approvato alla Camera.

In un comunicato stampa il Coordinamento Nazionale dei Centri servizio per il volontariato sottolinea infatti come la Riforma non ponga la necessaria attenzione a questo tema, auspicando tuttavia che in Senato il testo, di cui si apprezzano le finalità, venga migliorato.

"Con riferimento ai Centri di Servizio auspichiamo, in particolare, che continuino ad essere governati dalle organizzazioni di volontariato - sottolinea CSVnet - che venga riconosciuta la rappresentanza nazionale di CSVnet in una logica di sistema; che venga garantito un meccanismo equo per il finanziamento dei CSV in tutte le regioni. Chiediamo inoltre l'uniformità regolamentare su tutto il territorio nazionale e, non ultimo, il riconoscimento della promozione delle attività di volontariato quale finalità specifica del nostro mandato".

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