"Qualche problema rispetto alla Riforma del terzo settore c'è stato al Senato, ed è frutto di una dinamica dentro il Partito democratico". Questo il commento rilasciato alla redazione di Vita dall'Onorevole Edoardo Patriarca, Deputato PD e membro della Commissione Affari sociali della Camera.
"Inaspettatamente - ha sottolineato Patriarca - il relatore Stefano Lepri ha consegnato una trentina di emendamenti, quando il relatore normalmente fa la sintesi, alla fine. Di fatto, con i suoi emendamenti piuttosto corposi, ha rifatto e riscritto alcuni articoli in maniera profonda. È chiaro che con l'accordo politico raggiunto alla Camera, al Senato ci si attendeva degli aggiustamenti, miglioramenti, ma non una ristrutturazione corposa del testo. Come si legge dalla lettura del Testo, sono rispettabili sì, ma io su alcuni di essi non sono d'accordo". "Ora si è aperto un confronto e la questione non è ancora del tutto risolta. Ma è chiaro che se il testo viene stravolto al Senato - continua il deputato PD - anche alla Camera ci si prenderà del tempo per capire cosa si è approvato al Senato con questi emendamenti." E conclude: "Quei testi erano stati approvati alla Camera dopo una faticosissima mediazione che aveva portato ad un buon testo. Questo intoppo ha rallentato il percorso."
Sui tempi il Deputato è comunque ottimista anche se la cautela in questi casi è d'obbligo. "La Riforma va avanti e di questo non si discute - sottolinea - Ora Il Senato, in prima lettura, ha il compito della Legge di Stabilità e quindi sarà piuttosto impegnato su questo fino a dicembre. Se si apre una finestra la Commissione Affari costituzionali potrà lavorare presumibilmente entro i primi dell'anno affinché possa licenziare il testo. Poi passare alla Camera per la definitiva approvazione. Poi la concreta operatività e attuazione dipenderà dai decreti attuativi, perché questa è la caratteristica di una legge delega."