IlConsiglio dei Ministri ha appena approvato i decreti attuativi dellalegge di riforma del Terzo settore e questi saranno inviati alleCamere per i necessari pareri prima della loro adozione definitiva.
Graziealla modalità di lavoro introdotta con l'accordo di collaborazionetra Forum Nazionale e Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialidel 27 aprile, sono stati fatti importanti passi avanti nellastesura dei testi. Poche settimane di lavoro efficace, mainsufficienti ad affrontare in modo compiuto una materia estremamentecomplessa.
"Cisono stati sicuramente dei miglioramenti - ha dichiarato la portavocedel Forum Claudia Fiaschi - ma i decreti scontano tempi troppostretti per un'utile discussione su tutte le previsioni delladelega. Per questo abbiamo sostenuto la necessità di una proroga.Ciò che è stato votato oggi in Consiglio dei Ministri ci soddisfasolo in parte e avvertiamo la necessità, sulla base dell'accordodel 27 aprile, di una ripresa immediata del confrontoistituzionale per trovare soluzioni alle criticità che permangono".
Diqueste, nei decreti approvati, almeno tre preoccupano in modoparticolare.
Lemodifiche introdotte all'ultimo minuto sul dlgs "impresasociale" mettono a rischio la sopravvivenza della cooperazionesociale, la più importante esperienza di economia sociale e civilesu base democratica e partecipativa del nostro Paese.
E'necessario un supplemento di lavoro sulla fiscalità, apartire dall'applicazione della l.398/91, per superare, in alcunicasi, appesantimenti del carico fiscale soprattutto perl'associazionismo.
Leprevisioni che dovranno regolare la vita delle organizzazioni tendonoa limitare oltre il necessario le libertà e le autonomie statutarieche sono alla base dell'iniziativa associativa e incrementano ilcarico burocratico sulle associazioni.
Allaluce di questo quadro il Forum dell'Emilia Romagna si unisceall'appello del Forum Nazionale e invoca i propri parlamentari ela Regione affinché vigilino sulla Riforma.
"Facciamoappello ai parlamentari emiliano-romagnoli perché seguano da vicinoquesto ultimo iter e mettano in atto le correzioni necessarieaffinché non si devasti un mondo che nel nostro territoriorappresenta un'eccellenza e un pilastro per la coesione sociale",sottolinea il Portavoce del ForumTerzo Settore Emilia Romagna, Federico A. Amico.
"Unacoesione sociale che vede le sue radici nella collaborazione e nelreciproco impegno di terzo settore e Enti locali - prosegue Amico -. Mettere in crisi il terzo settoresignifica mettere in crisi questo Patto e mettere a rischio lacoesione sociale dell'intero territorio. Per questo chiediamoalla Regione, al Governatore, anche in qualità di Presidente dellaConferenza Stato-Regioni, agli Enti locali di far sentire la propriavoce".