"Le cooperative di comunità funzionano molto bene, rivitalizzano paesi che erano in via di totale spopolamento, rinsaldano relazioni, rivitalizzano tradizioni, culture e, fatto non trascurabile, economie. Sono, anche, una risposta concreta al bisogno di attribuire identità nuove a situazioni che rischiano di diventare 'non luoghi' nei quali le persone vivono isolate e disorientate, senza riuscire a dare un senso ai grandi cambiamenti del mondo". Così Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, ha aperto a Succiso (RE) i lavori della terza edizione della Scuola delle Cooperative di Comunità, organizzata da Legacoop e Confcooperative dell'Emilia-Romagna con il sostegno della Regione nell'ambito del progetto "Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio".
"Noi - ha sottolineato Monti -, assieme alle nostre finanziarie, nel contesto della promozione di nuove cooperative e di sostegno ai progetti di workers buy out, siamo pronti a investire in questi nuovi progetti così come sta facendo anche la Regione Emilia-Romagna. Ci sono tutte le condizioni per diffondere queste esperienze in maniera più capillare e rendere più forte il tessuto sociale, l'ambiente, l'economia dei nostri territori".
Il progetto "Cooperative di Comunità: promuovere la cooperazione, i beni comuni, e il territorio" è una iniziativa di Confcooperative e Legacoop, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna. Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa, Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai .