Assemblea regionale: l'importanza sociale, economica e valoriale del Terzo Settore

Una grande partecipazione e interventi incisivi, così si potrebbe riassumere l’assemblea del Forum Terzo Settore Emilia Romagna, dove il filo comune che ha legato tutti i discorsi riguardava l’importanza economica, sociale e valoriale del terzo settore nel territorio regionale.

Data: 20 Febbraio 2025 Emilia Romagna

Data: 20 Febbraio 2025
Emilia Romagna

“Le persone che operano nel terzo settore sono i moderni partigiani - ha affermato Alberto Alberani portavoce del Forum regionale - sono loro a difendere la democrazia, se le loro organizzazioni sono democratiche, anche le attività che svolgono sono sorrette da principi e valori che oggi non sono dominanti come quelli ufficiali, perché sono i valori della solidarietà, della pace, dell'uguaglianza e dell'integrazione sociale".

Isabella Conti assessore al welfare della Regione Emilia-Romagna detto che “occorre smettere di considerare il terzo settore come la stampella a cui si ricorre per sostenere il welfare, bisogna invece pensare a rapporti diversi. A partire dai Bandi che hanno una durata solo annuale e rinnovabili solo per un altro anno, questo impedisce al settore di pianificare investimenti e assunzioni”.
Conti ha anche parlato del bando previsto dalla legge 3/23 da un milione di euro per favorire la collaborazione tra enti pubblici, privati e Terzo Settore e dell’aumento del contributo per il Servizio Civile regionale (da 993 mila euro a 1 milione e 33 mila euro).
Infine ha annunciato che a giugno si svolgerà a Bologna un Festival del Terzo Settore e che diventerà un evento ricorrente.

Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum, ha parlato dell’importanza di trovare nuovi modelli di governance. “È molto importante mettere al centro i territori e affrontare i nuovi problemi che prima non esistevano, come quello dell’emergenza climatica che si fanno sentire molto in un territorio fragile come quello emiliano romagnolo”.

La relazione di Alberto Alberani

La presentazione di Luciano Bovini