Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario all'emergenza, ha fatto il punto mercoledì 9 marzo sull'accoglienza in Emilia-Romagna dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
Presenti alla riunione il Prefetto di Bologna, Attilio Visconti, il Sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, la vicepresidente Elly Schlein, l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini, l'assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, la direttrice della Protezione Civile regionale, Rita Nicolini. In collegamento il vicepresidente dell'Ufficio Scolastico Regionale, Bruno Di Palma, Prefetti, sindaci e presidenti delle Province, rappresentanti di Anci e Upi.
Il numero dei profughi accolti a oggi in Emilia-Romagna è di 4.681. Di questi, 1.508 sono donne e ben 2.151 sono minori. Nelle ultime ore si è assistito a un consistente aumento degli arrivi. Solo 321 sono in carico alla Rete Cas, il resto attraverso un sistema diffuso di accoglienza. E' prevista l'apertura di un Hub a Castenaso, capace di ospitare 150 persone. Fungerà da centro di accoglienza temporanea finalizzato alla collocazione sui diversi territori.
Continua il massimo impegno per la ricerca del maggior numero di posti disponibile, in previsione di un aumento degli arrivi nei prossimi giorni se la crisi bellica non dovesse risolversi. Lo screening anti-Covid previsto su tutte le persone in arrivo entro le prime 48 ore ha riscontrato una positività dell'1,3% sui primi 900 tamponi effettuati.
La Giunta regionale ha anche deciso di avviare una raccolta fondi rivolta ai cittadini dell'Emilia Romagna e, ovviamente, di ogni luogo. Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:
Iban:IT69G0200802435000104428964
Causale: "Emergenza Ucraina"
Il conto corrente è intestato all'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell'Emilia-Romagna.
Dall'estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2.
Per saperne di più: www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/emergenza-ucraina-riunita-la-cabina-di-regia-regionale-per-l-accoglienza-minori-il-50-per-cento-dei-profughi-arrivati