"Una giornata molto positiva, caratterizzata da un'alta partecipazione, sia da parte delle espressioni associative che dei caregiver familiari. E un'estrema sintonia negli interventi. Con la consapevolezza che per un nuovo orizzonte del welfare occorrono il pieno riconoscimento del valore e del ruolo del caregiver familiare e una legge compiuta nella prossima legislatura".
Così Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa "Anziani e non solo" di Carpi e segretaria dell'associazione CARER, che raccoglie i caregiver dell'Emilia-Romagna, sintetizza la recente giornata di Bologna dedicata a "La cura al centro". L'evento, finalizzato a promuovere una riflessione ed un confronto sul valore sociale della cura e a implementare politiche ed interventi di valorizzazione e sostegno dei familiari che assistono propri cari in situazione di disabilità o non autosufficienza, ha visto alternarsi le testimonianze dei caregiver a riflessioni, esperienze, proposte in ambito regionale e nazionale.
L'incontro ha assunto particolare rilievo anche in relazione alla recente istituzione, nell'ambito della Legge di bilancio, di un fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare: uno stanziamento di 60 milioni di euro dal 2018 al 2020finalizzati a "la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare".
Loredana Ligabue ha ripercorso l'esperienza emiliano-romagnola, "dall'invisibilità ai diritti", ricordando il cammino e i risultati della legge regionale che l'Emilia-Romagna - prima in Italia - ha approvato nel 2014 per il riconoscimento dell'attività di cura e di assistenza all'interno delle famiglie nei confronti di persone malate, disabili o anziane.
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