"Lasciandoci guidare nel carcere abbiamo provato a raccontare il filo conduttore di emozioni che lega i ragazzi e gli operatori". Così il regista esordiente Roberto Cannavò ha descritto "La prima volta", il documentario sul carcere del Pratello prodotto dalla Uisp Emilia Romagna e proiettato in anteprima sabato 13 maggio a Bologna nel Festival Human Rights Nights.
Patrocinato dalla Regione e dal Comune di Bologna, il documentario si pone l'obiettivo di raccontare il carcere minorile attraverso le voci di chi lo vive ogni giorno: i ragazzi detenuti, con le loro storie e i loro progetti, e il personale, dal direttore dell'istituto agli agenti di polizia penitenziaria passando per gli operatori dei laboratori culturali, sportivi e di avviamento professionale.
"Diventando per la prima volta produttrice di un'opera cinematografica l'Unione Italiana Sport Per tutti ha dato spazio a delle idee, ha fatto cioè quello che dovrebbe fare un'associazione - sottolinea il Presidente di Uisp Emilia Romagna, Mauro Rozzi - . Nel film è bello vedere quanto sia utile lo sport come momento di regole condivise per chi magari prima non ne aveva. È importante però riuscire a costruire questi momenti anche prima e fuori del carcere".