A qualche mese dalla costituzione a livello regionale del "Coordinamento dell'Alleanza contro le povertà", nato per promuovere sul territorio dell'Emilia Romagna le iniziative portate avanti dall'omologo cartello nazionale, proseguono gli incontri sul territorio per la presentazione del Reis, Reddito di inclusione sociale, strumento con cui l'Alleanza punta a ridurre le disuguaglianze sociali e a contrastare la povertà.
Nei giorni scorsi la proposta è stata presentata anche a Ravenna, in un convegno promosso dalle Acli, l'organizzazione che nella nostra regione sta coordinando il cartello dell'Alleanza, di cui fanno parte anche il Forum Terzo Settore, i sindacati, gli enti locali e tante organizzazioni del mondo no profit.
"La proposta proposta del Reis contiene una approfondita articolazione degli aspetti attuativi legati all'introduzione di una misura contro la povertà mai elaborata in Italia.- spiega il Presidente di Acli Emilia Romagna, Walter Raspa - Il Reis si rivolge a tutti coloro che si trovano in condizione di povertà assoluta e prevede che ogni nucleo familiare riceva mensilmente una somma pari alla differenza tra la soglia di povertà e il proprio reddito". Ma la vera novità riguarda i percorsi di inserimento sociale. "Insieme al contributo monetario - prosegue Raspa - i beneficiari del Reis quando necessario, ricevono servizi sociali, socio sanitari,socio educativi , contro il disagio psicologico e/o sociale, di istruzione, riferiti ai bisogni di cura. Inoltre tutti i membri della famiglia tra i 18 e i 65 anni ritenuti abili al lavoro devono attivarsi nella ricerca di un impiego, dare disponibilità a iniziare una occupazione offerta dai centri per l'impiego e a frequentare attività di formazione".