L'Unione Europea rilancia e potenzia Eures: la rete di cooperazione tra la Commissione europea, i servizi pubblici per l'impiego degli Stati membri dell'UE mirata a promuovere e incentivare la mobilità lavorativa tra gli stati membri.
Attualmente Eures è composta da oltre 850 consulenti e un portale, che offre un servizio gratuito con informazioni in venticinque lingue e la possibilità di accedere a oltre 1,4 milioni di offerte di lavoro e a 1,1 milioni di curricula.
Una volta adottata dal Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo dell'UE, la nuova proposta dovrebbe aiutare i cittadini a rendere possibile la scelta più informata quando si tratta di andare all'estero per lavoro. Le nuove norme dovrebbero rendere le assunzioni più trasparenti e la cooperazione tra gli Stati membri più forte, in particolare consentendo a EURES di:
- offrire sul portale EURES più offerte di lavoro nell'UE , comprese quelli dei servizi per l'impiego
- effettuare la corrispondenza automatica fra offerte di lavoro e CV
- fornire informazioni di base sul mercato del lavoro dell'UE e EURES a chi cerca e a chi offre lavoro in tutta l'Unione
- offrire ai candidati e ai datori di lavoro servizi di supporto alla mobilità per facilitare il reclutamento e l'integrazione dei lavoratori nel nuovo posto all'estero
- migliorare il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i paesi dell'UE sulle carenze e sulle eccedenze nazionali di lavoro, rendendo la mobilità parte integrante delle loro politiche occupazionali.
L'osservatorio europeo delle offerte di lavoro evidenzia, infatti, che, nonostante i livelli record della disoccupazione in Europa, nel corso del primo trimestre del 2013 erano disponibili 2 milioni di posti di lavoro.
Attualmente circa 7,5 milioni di europei lavorano in un altro Stato membro, il 3,1% della forza lavoro totale. In media ogni anno circa 700 mila persone decidono di spostarsi in Europa per lavorare all'estero, un dato inferiore rispetto a quello dell'Australia e degli Stati Uniti.
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