Con la conclusione del Piano Freddo, lo scorso 31 maggio, è iniziata la progettazione di una serie di cambiamenti sostanziali all'interno della rete dei Servizi ASP Città di Bologna per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta. Dal confronto con il Comune di Bologna e con il Consorzio Arcolaio gestore dei Servizi si è arrivati infatti alla definizione di un riassetto funzionale e di alcune specifiche avviate dal 1 giugno. Il tutto con l'obiettivo di assicurare il mantenimento delle precauzioni che dovranno accompagnarci ancora per diverso tempo.
A tutti i servizi è stata poi indirizzata la richiesta di rivolgere particolare attenzione alle persone che vivono in strada, al fine di contenere la forte solitudine vissuta e accentuata nei mesi scorsi, aprendosi a coloro che presentano bisogni, anche primari, nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza e secondo le caratteristiche strutturali di ciascuna sede di Servizio.
Dai Servizi di Prossimità, che potranno rimodulare le aperture per evitare assembramenti, a quelli di accoglienza nelle strutture a bassa soglia (SBS), dove in alcuni casi si è considerata la necessità di evitare un turn over massiccio, assicurando però la disponibilità di posti per le persone intercettate dai servizi di prossimità; fino ai laboratori di Comunità, per i quali sarà prevista una capienza massima, oltre al personale, una valutazione e un controllo dell'accesso delle realtà associative all'interno degli spazi del laboratorio. Molti degli aspetti funzionali di queste strutture sono stati ripensati per affrontare le nuove sfide legate al delicato periodo, cercando di mantenere l'equilibrio tra la sicurezza e le finalità dei servizi.
Per consultare nel dettaglio quali sono i servizi interessati da questi cambiamenti e come sono stati riorganizzati consultare il sito di Asp Città di Bologna >>