"Il nostro è un welfare che funziona, ma che deve fare i conti con le sfide che ci si pongono dinnanzi: l'allungamento delle prospettive di vita della popolazione e la crescente richiesta di sostegno da parte delle famiglie più deboli a causa del loro progressivo impoverimento, innanzitutto, ma anche la necessità di garantire sostenibilità al sistema. L'innovazione è quindi l'unica strada percorribile per rispondere a nuovi bisogni sperimentando modelli flessibili e per garantire la sostenibilità del welfare". Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli al nuovo Tavolo comunale del distretto dell'Innovazione del Welfare. Riunitosi per la prima volta il 25 marzo, il Tavolo vede la partecipazione, accanto alle Istituzioni locali, anche del Forum del Terzo Settore, del Centro servizi volontariato, delle cooperative sociali e associazioni che operano sul territorio, dei movimenti consumatori, dei sindacati e delle associazioni di categoria e del mondo economico locale.
Diversi le azioni già avviate sul territorio che vanno nella direzione di innovazione tracciata dal Sindaco . Dalla revisione dei regolamenti di accesso ai servizi; alla sperimentazione di un bando di welfare che eroga contributi alle famiglie che si impegnano in forme di volontariato attivo; alla convenzione Migranti con Prefettura, Centro Servizi Volontariato e Terzo settore per individuare percorsi strutturati in attività di volontariato per i profughi a beneficio della comunità. Azioni che, spiega l'assessora al Welfare Giuliana Urbelli, "si inseriscono nella cornice delineata dalle linee di indirizzo su cui vogliamo confrontarci con il mondo economico, sociale e del Terzo settore affinché il nostro sistema di welfare, che muove oltre 50 milioni di euro e dà risposta a migliaia di persone, possa essere considerato anche un investimento per la comunità".
Prospettiva certamente condivisa anche dal Forum Terzo Settore di Modena. "Questo percorso di innovazione rappresenta una sfida collettiva che riguarda anche tutte le organizzazioni del Terzo Settore - sottolinea il Portavoce Albano Dugoni - Il Forum ha già fornito il suo contributo di idee alla stesura del Patto per la crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva. Ci sembra che le basi ed i presupposti per pensare e fare di Modena la sede di un distretto della innovazione del Welfare ci siano tutti. Vanno ora perseguiti con coraggio e determinazione".