Diritti al futuro. Auser e Ufficio scolastico regionale insieme per sostenere i bambini più svantaggiati
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Data: 05 Ottobre 2015
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Emilia Romagna
Dar vita a un percorso di collaborazione per ridurre le disuguaglianze e sostenere il diritto allo studio dei bambini più bisognosi. E' questo, in estrema sintesi, l'obiettivo del Protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale e Auser Emilia Romagna.
Dall'ultimo rapporto di "Save the children" sulla povertà infantile nel nostro Paese emergono infatti dati estremamente preoccupanti, che denotano "un vero e proprio furto di futuro ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia, derubati di prospettive ed opportunità".
Un allarme che riguarda purtroppo anche la nostra Regione, nonostante sia tra le più avanzate nelle politiche per i minori. Sono oltre 65 mila, infatti, i bambini dell'Emilia Romagna in condizione di povertà, con un aumento nell'ultimo anno del 4%. Il 56.3% delle famiglie emiliano-romagnole ha ridotto la spesa alimentare; mentre son sempre di più i bambini e i ragazzi che non hanno la possibilità di leggere libri, andare a teatro o al cinema o semplicemente fare un viaggio.
Dati che mostrano come la crisi e la difficile situazione socio-economica che stiamo attraversando si ripercuotano inevitabilmente anche sui più piccoli.
Si tratta di un problema enorme, che nessuno si illude possa essere risolto in tempi rapidi, ma che richiede un maggior impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Proprio per questo l'Ufficio Scolastico Regionale, che ha tra i propri compiti istituzionali il sostegno al diritto allo studio, e Auser, associazione di volontariato e promozione sociale da sempre impegnata in azioni e progetti volti a supportare gli Istituti Scolastici e gli Enti Locali, in aiuto ai cittadini più fragili, hanno scelto di scendere in campo e collaborare insieme per aiutare i bambini a rischio di povertà.
Le azioni del Protocollo si andranno a sviluppare in 38 scuole elementari in tutto il territorio regionale (una per ogni distretto) individuate dall'Ufficio scolastico tra quelle con maggiore presenza di bambini a rischio di povertà o in situazione di disagio sociale.Una volta individuati i plessi, le Auser territoriali e le scuole saranno chiamate a valutare e costruire insieme i percorsi e le iniziative da realizzare, a seconda dei bisogni e delle attività già in essere, per garantire la piena partecipazione di tutti i bambini interessati. Per far cioè Auser metterà a disposizione anche alcune risorse, ricavate da donazioni e raccolte fondi, che potranno servire per l'acquisto di materiali da destinare alle scuole o per l'implementazione delle attività.
"Le azioni di aiuto alle fasce più deboli della popolazione scolastica emiliano-romagnola, che potremo realizzare grazie al sostegno di Auser - spiega il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna Stefano Versari - rispondono concretamente alle 'emergenze sociali' del nostro territorio. In questo modo - prosegue Stefano Versari - la scuola agisce contro la 'povertà educativa' a sostegno dei minori coinvolti nel progetto e anche, seppure indirettamente, delle loro famiglie".
"Auser Emilia Romagna , come tutte le Auser territoriali, sono da tempo impegnate nel mondo della scuola - ha dichiarato il Presidente di Auser Emilia-Romagna Fausto Viviani - con questo protocollo vogliamo allargare e strutturare il nostro impegno perché è nelle scuole, a partire dalle primarie, che si decide il profilo inclusivo e la qualità della nostra società futura. E noi al futuro teniamo molto".