Legge sull'inclusione lavorativa: "Un traguardo importante, ma ora è necessario coinvolgere di più il terzo settore"
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Data: 26 Agosto 2015
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Emilia Romagna
"La nuova Legge Regionale sull'inserimento lavorativo e l'inclusione sociale delle persone fragili è certamente un traguardo molto positivo. Ma per una sua piena e concreta attuazione sarà fondamentale il coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore, che da sempre operano a sostegno delle persone più vulnerabili". Questo il commento del Portavoce del Forum Terzo Settore Emilia Romagna, Luca De Paoli, dopo l'approvazione della "Legge Regionale a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari", pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 luglio.
Una legge che, come ha spiegato l'Assessore alla Formazione e al Lavoro, Patrizio Bianchi, si propone di "creare le condizioni affinché chi si trova in una condizione di disagio transitoria non rischi la marginalità sociale e possa prendere in mano il proprio futuro, costruire un progetto e sentirsene responsabile".
Temi da sempre cari al Forum Terzo Settore che, anche nell'ambito del Patto Regionale per il Lavoro, aveva rimarcato l'importanza del lavoro quale strumento per creare una società equa e inclusiva. "La dignità del lavoro, l'autonomia economica che fornisce il lavoro, sono pilastri imprescindibili per promuovere inclusione e coesione sociale - sottolinea Luca De Paoli - Per questo non possiamo che apprezzare gli intenti della Legge, nonché la volontà di promuovere una visione integrata dei diversi settori, sociale, sanitario e lavorativo, mettendo al centro le persone attraverso uno sguardo globale e complessivo". Un concetto, anche questo, da sempre rimarcato dal Forum che ormai da anni sostiene la necessità di una piena integrazione delle politiche e gli interventi, mettendo al centro la persona con i suoi bisogni e le sue potenzialità.
"Per tutte queste ragioni - aggiunge De Paoli - e in coerenza con il percorso fatto con questa Giunta nell'ambito dell'elaborazione del nuovo Patto regionale per il lavoro, che ha visto invece un ampio e proficuo coinvolgimento del Forum, non possiamo che auspicare per il futuro e nella fase di attuazione della Legge un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore, coinvolte solo marginalmente in questo positivo iter legislativo".
Non solo, infatti, le organizzazione del terzo settore giocheranno ruolo fondamentale nella attuazione e realizzazione dei tirocini, previsti dalla nuova legge quali strumenti finalizzati al rafforzamento dell'autonomia delle persone, alla loro riabilitazione e inclusione. Ma, con la loro esperienza sul campo al fianco delle persone più fragili, sono certamente interlocutori indispensabili nella lettura dei bisogni e nella programmazione. Perché, conclude De Paoli : "solamente dando voce e coinvolgendo i cittadini più vulnerabili sarà possibile perseguire gli ambiziosi obiettivi della legge".