Strumenti Accessibilità

Skip to main content

34 organizzazioni regionali
11.083 organizzazioni di base
1.583.973 soci delle org. di base
51.279 lavoratori sociali

Prosegue il percorso della Regione sul nuovo Piano sociale e sanitario

Dopo gli incontri di Area Vasta di luglio, lo scorso 22 settembre un nuovo appuntamento per fare il punto
Data: 26 Settembre 2016 Emilia Romagna
  • Data: 26 Settembre 2016
  • Emilia Romagna

Prosegue il percorso di confronto e approfondimento promosso dalla Regione Emilia Romagna in vista dell'elaborazione del nuovo Piano sociale e sanitario triennale, che dovrà essere varato nei prossimi mesi.

Dopo tre incontri di realizzati con metologia partecipativa nel mese di luglio, a Reggio Emilia, a Cesena Pievesestina e a Bologna, il 22 settembre in Regione si è svolto un incontro finale di restituzione per fare il punto su quanto emerso negli appuntamenti territoriali e allargare ulteriormente il confronto attraverso il metodo del "Futur lab". Un confronto che fino ad ora è stato ampiamente partecipato: sono più di 400 infatti le persone che hanno preso parte al percorso, tra rappresentanti delle istituzioni, operatori dei servizi, e referenti delle organizzazioni del terzo settore.

"Il percorso di elaborazione del piano sociale e sanitario sta diventando un entusiasmante gioco a più voci. - ha sottolineato la Vicepresidente e Assessore al welfare della Regione Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini - Sono moltissime le persone che nelle varie parti dell'Emilia-Romagna hanno impegnato il loro tempo per riflettere su ciò che funziona nelle loro comunità e su ciò che va cambiato, anche con metodi di ascolto e brainstorming non convenzionali. Abbiamo ora in mano un prodotto grezzo che una volta completato porterà grandi novità: il ridisegno intorno ai distretti delle funzioni forti in materia socio-sanitaria e servizi 'settoriali' per i cittadini, cioè in grado di leggere i loro bisogni più profondi".

Il nuovo Piano infatti, rispetto a quello precedente (varato nel 2008 e poi prorogato nel 2013), si inserisce in un contesto demografico e socio-economico profondamente mutato: il perdurare della crisi economica e le sue conseguenze si intrecciano anche con fattori che si sono acuiti negli ultimi anni nel territorio regionale, come l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle persone immigrate, dei nuclei familiari privi o con una esigua rete parentale, la diffusione di forme di lavoro meno stabili e delle contraddizioni tra generazioni su lavoro e futuro. Mutamenti che richiedono inevitabilmente, da parte del sistema sociale e sanitario, risposte anche nuove e innovative e più integrate che coinvolgano le reti parentali, il privato sociale e della comunità.

(Fonte: www.regione.emilia-romagna.it)