Il 10 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo Decreto attuativo della Riforma del terzo settore, che istituisce il Servizio civile universale, modificando il sistema del Servizio Civile Nazionale, istituito dalla legge n. 64 del 6 marzo 2001.
"Si tratta di un traguardo di importanza storica, perché per la prima volta si accoglie la richiesta di partecipazione di tutti i giovani, sia italiani che stranieri regolarmente soggiornanti, che intendono svolgere il servizio civile - ha sottolineato il portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore Pietro Barbieri - La legge, tuttavia, avrebbe potuto incontrare maggiore condivisione da parte del mondo del terzo settore. In attesa di leggere il testo completo, facciamo nostre le perplessità espresse dagli enti per il servizio civile in merito alla mancata valorizzazione del Dipartimento Gioventù e SCN e all'assenza di una sede ad hoc nella quale istituzioni pubbliche, terzo settore e rappresentanti dei giovani possano dialogare e coordinarsi per indirizzare gli obiettivi del Servizio Civile Universale".
Tra le novità introdotte dal Decreto, riferite dal Ministro Poletti nel corso di una conferenza stampa, l'apertura definitiva ai cittadini stranieri; l'attenzione ai giovani con minori opportunità, che avranno maggiori occasioni di partecipazione ai progetti; la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell'Unione europea.