"Si apre con una nuova tragedia il 2015 nel Mediterraneo, con centinaia di profughi morti, assiderati o annegati. Questa ennesima strage poteva essere evitata se il governo italiano non avesse deciso di sospendere Mare Nostrum, sostituendo un'azione dedicata alla ricerca e al soccorso in mare con l'operazione Triton, le cui finalità sono tutt'altre, e cioè il controllo e la sicurezza delle frontiere entro un raggio assai limitato".
Comincia così l'appello lanciato, dopo le ultime stragi del Mediterraneo, da Arci, Cgil, Libera e Uil, alla rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini perché si adoperi per l'apertura di canali d'ingresso umanitari e al Premier Matteo Renzi perché riattivi l'operazione Mare Nostrum.
"Ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di insediamento, su cosa debba intendersi per emergenza umanitaria, chiediamo all'Unione Europea, e facciamo appello in particolare alla vice Presidente della Commissione Federica Mogherini affinché promuova l'attivazione di canali d'ingresso regolari in grado di mettere in salvo i profughi, consentendo loro di rivolgersi agli Stati e non ai trafficanti".
Scrivono i promotori dell'Appello, che si rivolgono poi anche al Capo del Governo.
"Facciamo appello anche al Governo italiano affinché scelga la protezione delle persone anziché quella delle frontiere.Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di riattivare l'operazione Mare Nostrum in attesa che gli Stati dell'UE modifichino le loro politiche, consentendo l'accesso regolare e in sicurezza alle nostre frontiere a chi fugge da guerre e persecuzioni. Questa è anche l'unica via per contrastare efficacemente la criminalità e i trafficanti di essere umani".