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Ddl Terzo Settore: semplificazioni per i piccoli enti

Ddl Terzo Settore: semplificazioni per i piccoli enti

Per Pallucchi: "Il passaggio al Senato offre l'opportunità di migliorare ulteriormente il testo"
Ddl Terzo Settore: semplificazioni per i piccoli enti
Data: 11 Aprile 2024 Territorio Nazionale
  • Data: 11 Aprile 2024
  • Territorio Nazionale

"Esprimiamo soddisfazione per il via libera della Camera dei Deputati, senza voti contrari, del cosiddetto Ddl Terzo settore, che semplifica diverse procedure particolarmente gravose per le realtà sociali più piccole. Per queste ultime, infatti, alcune norme troppo stringenti previste dal Codice del Terzo Settore sarebbero state in molti casi insostenibili dal punto di vista burocratico e amministrativo. Attendevamo da tempo il risultato raggiunto con questo provvedimento che, pur conservando alti standard di trasparenza e controllo - ben superiori, peraltro, a quelli previsti per le aziende for profit - alleggerisce la complessità di svariati adempimenti, legati ad esempio alla rendicontazione degli enti. Il passaggio al Senato offre l'opportunità di migliorare ulteriormente il testo a tutela degli enti più piccoli, che sappiamo rappresentare la gran parte del Terzo settore italiano: continuiamo dunque il nostro impegno in questa direzione". Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore Nazionale.

Ad oggi è stato approvato un emendamento all'art 13 del CTS che prevede una semplificazione per gli enti piccoli e piccolissimi, infatti:

  • viene aumentato da 220.000 a 300.000 euro il limite sotto il quale gli enti possono redigere il rendinconto per cassa in luogo del bilancio di competenza;
  • inoltre per gli enti con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non superiori a 60.000,00 euro, il rendiconto per cassa può indicare le entrate e uscite in via aggregata;
  • infine, è data facoltà agli "ETS-imprese", che svolgono attività in via esclusiva o principale "in forma d'impresa" e/o "con modalità commerciali", che non rivestono la qualifica di impresa sociale, anche di diritto (cfr. cooperative sociali), di redigere il bilancio d'esercizio secondo gli schemi e il contenuto previsti per il bilancio "ordinario" degli ETS "non imprese". Ciò consente di predisporre una informativa più adeguata alla specificità dell'ETS.

Il percorso non è ancora terminato: vi è infatti ancora il passaggio del Disegno di Legge al Senato.