Strumenti Accessibilità

Skip to main content

34 organizzazioni regionali
11.083 organizzazioni di base
1.583.973 soci delle org. di base
51.279 lavoratori sociali

La Riforma del terzo settore come opportunità: il resoconto del convegno promosso da CSV e Forum di Modena

Nel corso dell'incontro Donata Lenzi e Stefano Lepri hanno fatto luce sul tema della definizione di terzo settore, della semplificazione, sul ruolo dei CSV e sull'impresa sociale
Data: 01 Giugno 2015 Territorio Nazionale
  • Data: 01 Giugno 2015
  • Territorio Nazionale

Palazzina Pucci gremita per il convegno "La Riforma del Terzo Settore: un'opportunità per una comunità più solidale?", organizzato venerdì 22 maggio dall'Associazione Servizi per il Volontariato di Modena in collaborazione con Forum Provinciale del Terzo Settore di Modena, che ha visto la partecipazione di relatori ed ospiti di grande prestigio tra cui i relatori del Disegno di Legge alla Camera e al Senato, Donata Lenzi e Stefano Lepri.

L'incontro si è posto l'obiettivo di promuovere  un momento di approfondimento e confronto con tutte le realtà locali del Terzo settore sulla riforma, il cui iter prevede la discussione in Commissione Affari Costituzionali del Senato che dovrebbe approvarne il testo entro giugno; quindi il testo tornerà alla Camera che dovrebbe approvarlo, se non già prima della pausa estiva, alla ripresa delle attività parlamentari. Dopo di che ci vorrà un altro anno circa perché vengano emanati tutti i decreti attuativi.

"La prima cosa che abbiamo fatto è stato definire il terzo settore, in modo da dare ad esso una forte identità e definire un confine nel quale non a tutti e non tutti sono meritevoli di attenzione o la richiedono - ha sottolineato la Relatrice del DDL alla Camera, Donata Lenzi - Un altro aspetto molto importante riguarda la semplificazione: verrà istituito un unico registro e un'unica banca dati di tutto il terzo settore, che andranno a semplificare notevolmente le molteplici banche dati esistenti, dalle Onlus, alle Aps, alle associazioni di volontariato, a quelle sportive". Il tutto con l'obiettivo di favorire, oltre che la semplificazione, anche la trasparenza di questo mondo e promuovere controlli più efficaci e sostanziali.

La riforma scioglie anche il nodo rispetto al tema del volontariato e al fatto che ci possa essere volontariato anche all'interno delle APS, ragion per cui i Centri Servizi per il volontariato dovranno aprirsi anche alla promozione sociale. Tema di grande interesse, anche se, da parte dei Centri Servizio, suscita preoccupazione la mancanza di risorse per potenziare le proprie attività e aprirle appunto anche alle APS.

Infine il tema, che sin dagli inizi a suscitato non poche polemiche, dell'impresa sociale e delle attività commerciali all'interno di volontariato e associazionismo. "Non si può chiedere al volontariato di rimanere tale quando la sua attività è diventata imprenditoriale. - ha sottolineato il Senatore Lepri nel corso dell'incontro - Occorre operare per un'emersione dell'attività economica del terzo settore considerando che una fetta significativa di enti del terzo settore in modo totale o prevalente si caratterizza per produrre o vendere e di questa fetta solo 15mila sono cooperative sociali. Il ragionamento deve vertere non solo sul fatto che occorre evitare truffe ai danni della pubblica amministrazione ma è forte anche la questione della rappresentatività, per avere da parte delle pubbliche amministrazioni delle controparti e mettere in gioco soggetti con finalità comuni in una logica virtuosa e di cooperazione".


Maggiori informazioni e approfondimenti sul sito del CSV di Modena